Nel contesto attuale della logistica e della gestione degli asset, efficienza e tracciabilità sono diventate priorità fondamentali. In questo scenario, i Returnable Assets svolgono un ruolo chiave nell’ottimizzazione dei processi aziendali e nella riduzione dei costi. Ma cosa sono esattamente e come può il tracciamento in tempo reale aumentarne il valore?
Cosa sono i Returnable Assets e perchè è importante il loro tracciamento in tempo reale?
I Returnable Assets sono beni progettati per essere riutilizzati più volte all’interno di uno stesso stabilimento o lungo l’intera rete aziendale, senza essere smaltiti o esclusi dal ciclo operativo. Esempi comuni includono pallet per la movimentazione delle merci, contenitori industriali come casse o serbatoi, oltre a carrelli e scaffalature utilizzati nelle linee di produzione.
La loro natura riutilizzabile li rende una risorsa sostenibile ed economicamente vantaggiosa, poiché contribuisce sia a ridurre gli sprechi che a contenere i costi legati all’acquisto di materiali monouso.
Tuttavia, per sfruttare appieno il loro valore è fondamentale implementarvi un sistema di tracciamento in tempo reale. La localizzazione precisa degli asset riduce i tempi di ricerca e migliora l’allocazione delle risorse, mentre la visibilità continua consente una gestione più dinamica e reattiva dei processi produttivi e logistici. Inoltre, l’automazione riduce la possibilità di errori umani, garantendo una maggiore efficienza operativa. Tecnologie come i sistemi di posizionamento indoor (Indoor Positioning Systems, IPS) risultano particolarmente efficaci in questo contesto, poiché permettono di monitorare costantemente gli asset anche all’interno degli stabilimenti, dove il GPS tradizionale non è in grado di funzionare.
Perché il Bluetooth Low Energy (BLE) è la soluzione più adatta?
Esistono diverse tecnologie per il tracciamento degli asset (GPS, RFID, BLE), ma il Bluetooth Low Energy (BLE) si distingue per il miglior rapporto costo-beneficio e la sua scalabilità nei contesti in cui gli asset restano in ambienti controllati o si spostano tra siti aziendali.
GPS (Global Positioning System)): la tecnologia GPS risulta poco adatta negli spazi chiusi. Il GPS è efficace per la localizzazione all’aperto su lunghe distanze, ma presenta limiti di precisione in ambienti indoor. Inoltre, l’uso di dispositivi GPS con connettività cellulare comporta costi ricorrenti (traffico dati, piattaforme SaaS) poco sostenibili su larga scala.
RFID (Radio Frequency IDentification): l’RFID è limitato e costoso da implementare. Infatti, i tag RFID passivi sono economici, ma richiedono infrastrutture dedicate (portali di lettura, varchi) in ogni sito aziendale, con costi elevati e assenza di tracciamento continuo: rilevano solo il passaggio in determinati punti.
BLE (Bluetooth Low Energy): i tag BLE offrono un compromesso ideale tra funzionalità, durata e sostenibilità:
- trasmettono informazioni in modo continuo e autonomo
- consentono un monitoraggio in tempo reale di posizione e altri parametri (temperatura, movimento, stato dell’asset)
- coprono aree ampie e complesse, come magazzini o stabilimenti produttivi
Sebbene l’investimento iniziale in tag BLE sia superiore rispetto ai tag passivi, la riutilizzabilità degli asset e dei dispositivi consente un’ammortizzazione rapida dei costi e una riduzione degli sprechi, in linea con gli obiettivi di sostenibilità.
I vantaggi nel lungo periodo
L’adozione del tracciamento in tempo reale dei Returnable Assets tramite Bluetooth Low Energy (BLE) rappresenta un investimento che genera benefici progressivi e duraturi. Questa tecnologia, infatti, consente di automatizzare i flussi logistici e di inventario, riducendo le attività manuali e aumentando l’accuratezza delle informazioni disponibili. Un controllo costante e preciso dei movimenti e dell’utilizzo delle risorse permette di ottimizzare l’allocazione degli asset, evitando dispersioni, accumuli non necessari o utilizzi impropri.
Dal punto di vista economico, l’automazione e la maggiore trasparenza operativa si traducono in una riduzione significativa dei costi operativi, grazie al contenimento delle perdite, alla diminuzione delle inefficienze e alla possibilità di programmare meglio la manutenzione o la sostituzione degli asset. Parallelamente, il tracciamento in tempo reale favorisce una gestione più sostenibile, riducendo sprechi e impatti ambientali derivanti dall’acquisto di beni monouso o dalla sostituzione non pianificata di asset persi.
Un ulteriore elemento di valore risiede nella riutilizzabilità dei tag BLE: essi possono essere facilmente applicati a diversi asset e adattati a più fasi operative, massimizzando il ritorno dell’investimento iniziale. In questo modo, le aziende possono beneficiare di una soluzione scalabile, capace di evolvere con le esigenze produttive e logistiche, rafforzando nel tempo l’efficienza e la sostenibilità complessiva dell’intera supply chain.
Conclusione
I Returnable Assets rappresentano una risorsa strategica per le aziende orientate all’efficienza e alla sostenibilità. Integrando tecnologie di tracciamento in tempo reale, è possibile trasformare la gestione delle risorse in un vantaggio competitivo concreto.
L’adozione del BLE per il monitoraggio degli asset non è solo una scelta tecnologica, ma una strategia intelligente per aumentare la produttività, ridurre gli sprechi e generare valore a lungo termine.


